La curiosità e la voglia di conoscere ciò che mi circonda e
l’essenza delle cose mi spingono a viaggiare per capire quello che succede nel
mondo e al contempo riscoprire quelle che
sono le mie radici.
La necessità e il desiderio di trascriverlo visivamente
osservare senza pregiudizi e prenderne parte, mi porta a produrre opere
influenzate dalle varie realtà con cui sono venuta a contatto, sviluppando sia
temi che scelte compositive e cromatiche che si influenzano a vicenda creando
un mondo caleidoscopico ma preciso e dettagliato.
Che si tratti di fotografie, quadri o illustrazioni, quello
che a me interessa è catturare il momento restituendo l’atmosfera e la
sensazione provata, lasciando quindi
trapelare l’esistenza di un prima ed un dopo ma senza necessariamente
spiegarli, dando quindi l’opportunità all’osservatore di
scegliere la sua “storia” lasciando che “il momento” fluisca liberamente senza preconcetti o
pregiudizi cambiandosi e cambiando l’osservatore stesso. Vorrei che le persone si
sentissero parte della storia e che potessero intervenire in modo, più o meno diretto, interagendo con l’opera stessa in una
sorta di scambio pluridirezionale.
Trarre ispirazione da
ciò che mi circonda e dalle sensazioni che mi provocano ha come risultato un
range di prodotti diversificati
fra loro quali illustrazioni, quadri astratti, incisioni e fotografie in quanto
credo che ogni emozione o idea abbia un
mezzo espressivo più congeniale per esprimere il messaggio che voglio fare
passare.
Tutte le tipologie di opere sono però accomunate da un
aspetto finale texturizzato ottenuto attraverso l’utilizzo di pattern e segni
istintivi o grafici .
I materiali utilizzati, per quanto riguarda le opere
pittoriche, sono vari. Mi piacciono molto il cartone su cui intervenire con
diversi strati di colore prevalentemente acrilico che si sovrappone a strati di
colori ad olio, pastelli e matite e molto spesso utilizzo materiale riciclato
sul quale dipingere.
Nelle illustrazioni, di stile prevalentemente lirico, il risultato
è un immaginario folk con una punta di gusto retrò, in cui domina un mondo
molto colorato con paesaggi onirici e fantasiosi in cui possono comparire personaggi o esseri animati. I pattern, la cui
alternanza crea i passaggi dei diversi piani, sono principalmente elementi naturali
stilizzati che possono richiamare lo stile orientale ed indiano in particolare.
A fare da contrafforte, i quadri astratti rappresentano la
scoperta del proprio subconscio. Trovo molto liberatorio approcciarmi alla pittura come se stessi
modellando e questo mi porta a sovrapporre materiali, graffiarli e inciderli
come se ad ogni sovrapposizione si aggiungesse uno strato legato al conformarsi con ciò che ci circonda e, ad
ogni incisione, ci
fosse uno scavo in profondità da cui emerge far emergere la propria realtà. Il
risultato sono opere tridimensionali e da toccare.
D’altronde la dimensione dell’approccio tattile è la
necessità che mi ha portato verso la linoleografia, grazie alla quale posso
approfondire lo studio dei segni legato alla pressione e agli strumenti
utilizzati, sia in fase di incisione della matrice sia a quella della stampa,
fatta a mano. Per questo tipo di opere quello che mi interessa, non è tanto il
soggetto rappresentato quanto il reticolo di pieni e vuoti che si viene a
creare legato al processo del gesto stesso.
Le fotografie sono diametralmente l’opposto: intense,
particolari ed espressive, in cui il
focus centrale è l’atmosfera grazie al ruolo e al potere visivo dell’immagine,
spesso monocromatiche se non in bianco e
nero anche per sottolineare la
neutralità di rappresentazione. Non sono infatti interessata nè a fotografie
patinate nè a quelle di reportage in cui le situazioni e i sentimenti sono
spesso urlati. Sono più attratta dagli
scenari delle piccole situazioni e dai momenti legati ad una quotidianità
ordinaria che però può celare grandi sorprese e un richiamo al proprio vissuto
a prescindere dalla vicinanza fisica o emotiva con il soggetto presentato in
fotografia.
Da qui la mia idea di viaggio e di osservatore della realtà
che può essere sia esteriore che interiore e all’idea delle opere che vengono
da me definite cartoline.
Buona giornata,
Barbara
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